Oggi vi parleremo di un’eccellenza sarda dello sport. E non è la Dinamo Sassari o il Cagliari Calcio, ma la Torres Femminile.
Le perle di una Sardegna orgogliosa
In questi giorni l’orgoglio sardo sta facendo il giro del mondo per la giusta protesta dei pastori sul prezzo del latte. Ma la Sardegna eccelle anche in ambito sportivo. Due società hanno saputo mettersi sul tetto dello sport nazionale con i loro exploit: la Dinamo Sassari nel basket e il Cagliari nel calcio. Ma c’è un’altra squadra che, quasi in sordina, ha saputo fare di meglio: la Torres Femminile, squadra di calcio sassarese.
Torres Femminile, storia breve e intensa
Una storia nata nel 1980, con la fondazione della Torres Femminile che parte dal campionato di serie C. Dieci anni dopo arriva in Serie A e vince il suo primo trofeo: la Coppa Italia Nazionale. Nel 1994 il primo scudetto, che apre la strada a una striscia che la porterà a essere, ancora oggi, la squadra femminile di calcio più titolata d’Italia. Una striscia che si interrompe nel 2016 quando, per problemi finanziari, la Torres Femminile è costretta a ricominciare dalla serie C.
Nonostante la caduta, la società è stata premiata (prima tra 13.000 squadre) per la battaglia che porta avanti, tramite la Academy, contro il bullismo. La Lega Nazionale Dilettanti ha infatti scelto il lavoro svolto da questa società e ne ha riconosciuto l’impegno sociale.
I nostri auguri di ritorno agli antichi fasti
Oggi la Torres Femminile è seconda nel suo girone della Serie C. La speranza, per quest’anno, è il ritorno in Serie B per poter, poi, dare l’assalto alla Serie A e tornare nel suo ambiente naturale fatto di successi e conferme. In questa squadra, vero orgoglio sardo, hanno giocato atlete tra le più rappresentative del calcio femminile nazionale. Mondo Calcistico (sito specializzato sul calcio) ha dedicato un articolo, su nostra richiesta, alla Torres Femminile. Li ringraziamo e vi invitiamo a leggerlo integralmente, seguendo questo link.
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